Quando si ha a che fare con un coniglio, una delle cose fondamentali da sapere per il suo benessere e per la bellezza del suo mantello è quella di pettinarlo frequentemente per evitare il formarsi di fastidiosi nodi difficili poi da sciogliere.
A questo proposito occorre precisare che i conigli a pelo corto non hanno bisogno di essere spazzolati; il discorso cambia quando si tratta di un coniglio a mantello lungo come le specie Angora, Ariete American Fuzzy Lop o Testa di Leone.
Per spazzolare il pelo del nostro coniglio si possono utilizzare degli appositi cardatori reperibili nei migliori negozi specializzati e prestare attenzione al modo con il quale si compie l’operazione.
Bisogna prima di tutto “alzare” il mantello spazzolando in senso contrario e poi procedere nel verso del pelo.
Quando si incontrano dei nodi, se sono piccoli noteremo che basterà semplicemente insistere un po’ di più sulla zona ed essi scompariranno in pochi secondi; più complicato quando si ha a che fare con nodi grossi e duri ed in questo caso il consiglio è quello di tagliarli, in particolar modo se si formano attorno all’ano dell’animale, punto in cui le feci tenderebbero inesorabilmente a restare attaccate.
Il coniglio Nano d’Angora è quello che richiede, probabilmente, una maggiore cura ed attenzione dovendo essere spazzolato con una frequenza quotidiana: è facile, infatti, che nel suo sottopelo si vadano a formare grosse palle di pelo impossibili da districare.
A volte, diventa addirittura impossibile rimuovere questi ammassi con la semplice forbice e bisogna intervenire con il rasoio.
In ogni caso, qualunque sia la specie del nostro coniglio, la spazzolatura è fondamentale nel periodo della muta, quando troveremo la casa letteralmente sommersa dal pelo del nostro animale da compagnia. Nelle due mute principali, che coincidono con le stagioni primaverili e autunnali, per facilitare la rimozione del pelo morto è obbligatorio spazzolare di continuo servendosi di una spazzola per roditori a pelo morbido o dell’apposito guanto per animali facendo attenzione a non fare troppa pressione sulla cute del coniglio.