Musciamme è questa la sua corretta pronuncia.
In un tempo fortunatamente ormai lontano si preparava con la carne di delfino (ho detto fortunatamente pensando ai poveri Delfini che venivano sacrificati per darci il delizioso Musciamme, ma quanti ne
vengono eliminati oggi per non darci nulla?).
Oggi il musciamme indica esclusivamente il filetto di tonno appena pescato, salato e messo a essiccare per qualche giorno al sole o, più modernamente, in un’apposita camera di essiccazione alla temperatura di circa 25/30°.
A preparazione ultimata, viene conservato sottovuoto.
Come antipasto, il mosciamme viene servito tagliato a fettine molto sottili, condite con un giro d’olio extravergine d’oliva.
Il suo sapore piuttosto particolare non risulta però gradevole a tutti i palati, ragione per cui in molti piatti tradizionali liguri come la capponata, il condiglione o il cappone magro, si preferisce oramai quasi sempre sostituirlo con fettine altrettanto sottili di bottarga, preferibilmente di muggine; comunque anche la bottarga ha un sapore del tutto particolare quindi sarà buona norma non eccedere, anche perché costa molto.