La Cameraria ohridella è un lepidottero gracillariide minatore dell’ippocastano presente in Europa (Austria, Germania, Repubblica Ceka, Ungheria, tutta l’area balcanica) e in Italia nord orientale (Friuli-Venezia Giulia, Trentino alto Adige e Veneto).
Risulta essere un parassita specifico dell’ippocastano, specialmente quello a fiore bianco, ma non disdegna di attaccare anche quello a fiore rosso.
Il lepidottero scava gallerie (mine) lunghe circa 4 cm infestando le foglie con numerose mine per foglia.
Se l’attacco è massiccio si ha un deperimento della pianta per la ridotta attività fotosintetica, una caduta delle foglie molto precoce (estate) con una seconda fioritura (fine estate).
Gli adulti di C. ohridella volano all’inizio della primavera; le femmine depongono le uova, di colore biancastro, sulla pagina superore delle foglie. Dopo poco tempo le uova si schiudono e vi fuoriescono larve apode e appiattite di colore giallo-verdastro con delle placche dorsali marroni. Iniziano subito la loro attività scavando gallerie dalla forma concentrica tra le due epidermidi della foglia.
Quando l’infestazione è massiccia può interessare tutto il lembo della foglia che diventa quasi trasparente per poi necrotizzare e cadere.
L’insetto sverna come crisalide nelle mine delle foglie cadute in terra e compie 4 generazioni l’anno.
La difesa va impostata con il monitorare il volo degli adulti con trappole innescate con il feromone non specifico del lepidottero Phyllonorycter blancardella; raccolta delle foglie, immediatamente dopo la caduta prima che le larve migrino e distruzione. Impiego di chitino-inibitori a basso impatto ambientale, quali Diflubenzuron, Triflumuron oppure Esaflumuron, Flufenoxuron.