Apro il portagioie e trovo un ammasso unico di catenine.
Come si sciolgono i nodi delle catenine? Oggi ve lo spiego.
Conoscete l’aneddoto del nodo gordiano? Ormai è entrato nella lingua come modo di dire per indicare una situazione ingarbugliata, per cui pare non esserci soluzione.
Siamo nell’antica Grecia: Gordio, prima di diventare una metafora, era un contadino diventato re di Frigia grazie a un oracolo. Quando divenne re legò il suo carro a un palo, con un robusto e intricatissimo nodo. Chi fosse riuscito a sciogliere il nodo sarebbe diventato re dell’Asia minore.
Nessuno riuscì, finché non arrivò un tale, piuttosto pragmatico, di nome Alessandro che al grido di “fatti, non pinzillacchere!” recise il nodo con un fendente della sua spada.
Chi non ha avuto la tentazione di sbriciolare, magari con una spada laser, visto che siamo moderni, la catenina ingarbugliata?
Prima di ricorrere alla soluzione alessandrina possiamo provare con il metodo classico, immergere il nodo in olio di oliva, poi sbrogliare i nodi con gli aghi per cucire.
Lavare, asciugare e poi riporre le catenine appese a gancetti, in modo da non annodarle più.